Alto Casertano
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I Cammini dell’Alto Casertano tra Fede, Cultura e Tipicità

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I Cammini dell’Alto Casertano tra Fede, Cultura e Tipicità

L’itinerario prevede un cammino tra i principali luoghi di culto, meta di pellegrinaggio dalla tarda antichità al basso medioevo, nella fascia compresa fra Teano e Gioia Sannitica.
Il moderno “pellegrino” si ritroverà a visitare alcuni tra gli edifici più antichi ed affascinanti dell’alto casertano, ripercorrendo passo passo le vie frequentate in antico.

Il percorso a piedi è lungo 90 km (da percorrere in 9 giorni con una media giornaliera di 10 km).

Piedi
Tempo di percorrenza a piedi: 
9 giorni

1° tappa: Teano

Cattedrale di Teano
Cattedrale di Teano

L'itinerario principale che parte dalla Cattedrale di Teano, edificata, secondo alcune fonti, sulla tomba di San Paride, nel cuore del centro storico, e si snoda per le vie cittadine toccando le chiese di Santa Maria de Intus, il Monastero di San BenedettoSan Pietro de Aquariis e Santa Maria de Foris, per poi proiettare il visitatore al di fuori delle antiche mura urbiche verso la Basilica di San Paride ad Fontem.

2° tappa: Caianello Vecchio e Aorivola

S. Michele
S. Michele

Lasciata Teano alle spalle si prosegue verso Caianello Vecchio, alla volta della chiesa di San Michele Arcangelo che si colloca nel luogo in cui sorge il castello della città vecchia.
Da qui, la meta successiva è la chiesa di Santo Stefano Protomartire, nella piccola frazione di Aorivola, dove è ancora possibile osservare un’iscrizione che testimonia i restauri avvenuti nel settecento. Da Aorivola, sarà facilmente raggiungibile la suggestiva grotta dei SS. Donato ed Isidoro, un edificio di culto ricavato interamente nella roccia, dove è possibile ammirare un ciclo di affreschi del XV sec.

3° tappa: Pietravairano

S. Eraclio
S. Eraclio

Ritornati sulla strada principale, l’itinerario procede verso la città di Pietravairano dove è possibile visitare la chiesa di Sant’Eraclio ed il Santuario di Santa Maria della Vigna. Addentrandosi nella campagna casertana, si giunge poi al Monastero di Santa Maria della Ferraria (o Ferrara) dove è possibile ammirare parti del complesso che ancora si conservano come la chiesa, gli ambienti claustrali e il Sacello di Malgerio Sorello, con un elegante esempio di pittura parietale duecentesca.

4° tappa: Sant’Angelo d’Alife

S. Lucia
S. Lucia

Lasciando il monastero e percorrendo la via che da Vairano Patenora porta ad Alife, ci si imbatte in due stupende testimonianze del culto cristiano nel territorio. La prima tappa è la grotta longobarda di San Michele, alle pendici del Castello di Rupecanina (Sant’Angelo d’Alife), dove, invece, è possibile visitare la chiesa di Santa Lucia a Castello, ricavata, in parte, all’interno di una delle torri di guardia della cinta muraria del forte.

5° tappa: Alife

Madonna delle Grazie
Madonna delle Grazie

Da Rupecanina, proseguendo verso Alife, si trova la chiesa di Madonna delle Grazie (realizzata intorno ad un mausoleo romano), per poi giungere all’interno delle mura romane, dove è possibile visitare la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la cui realizzazione in epoca normanna sarebbe direttamente collegata con l’arrivo in città delle reliquie di San Sisto.
Uscendo da Porta Napoli, a circa 100 metri, sulla strada, si trova la Chiesa di San Giovanni (o Mausoleo degli Acilii Glabrioni).

6° tappa: Piedimonte Matese

S. Giovanni
S. Giovanni

Da Alife, meta successiva è la città di Piedimonte Matese con le chiese di San DomenicoSan Biagio e San Giovanni Battista; da qui, è possibile raggiungere la cima del Monte Muto (580 m.s.l.m.) dove si erge il Santuario di Santa Maria Occorrevole, con testimonianze pittoriche di fine XIV sec.

7° tappa: San Potito Sannitico

S. Caterina
S. Caterina

Discendendo le pendici del Monte ed arrivando alla cittadina di San Potito Sannitico, si potrà visitare la chiesa di Santa Caterina e San Potito, un edificio che secondo la tradizione erudita locale sarebbe stato costruito tra IX e X sec.

8° tappa: Gioia Sannitica

Madonna Bagno
Madonna Bagno

Proseguendo, l’itinerario ripercorre, nel territorio di Gioia Sannitica, le strade dei pellegrini passando per la Grotta di San Michele Arcangelo, la chiesa di San Salvatore e la chiesa di Madonna della Libera, per poi concludersi presso il santuario di Madonna del Bagno presso Carattano.

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