Un eco-museo a cielo aperto in Provincia di Salerno
GAL I Sentieri del Buon Vivere

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Scheda GAL

I Sentieri del Buon Vivere offrono al visitatore un turismo di qualità, coniugando in un unico territorio eccellenze enogastronomiche, culturali, naturalistiche e paesaggistiche in grado di soddisfare i differenti interessi: storia, ambiente e benessere psico-fisico. Un’area interna della provincia di Salerno, una porzione di territorio incontaminato, costellato da borghi medievali, palazzi storici, parchi naturali, cavità carsiche e veri e propri complessi speleologici, acque termali, musei storici e parchi archeologici, sculture rupestri, borghi abbandonati. Tutto questo è I Sentieri del Buon Vivere. Un eco-museo a cielo aperto.

Ambiente e natura

La ricchezza paesaggistica ed ambientale rappresenta uno dei punti di forza grazie alla varietà di flora e fauna presente nei due parchi rientranti nel territorio: il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, ed il Parco Regionale dei Monti Picentini, quest’ultimo sede dell’Oasi del WWF del Monte Polveracchio. Le risorse paesaggistiche unite ad un territorio gestito da secoli secondo i ritmi naturali, rendono l’area ideale per il turismo ambientale e il trekking; a tal proposito, di notevole rilevanza naturalistica e speleologica sono i due sistemi di grotte presenti che hanno origine dai Monti Alburni, le Grotte di Castelcivita e le Grotte dell’Angelo di Auletta-Pertosa.
Gli itinerari ambientali si coniugano perfettamente con quelli salutisti offerti dalle acque termali di Contursi Terme, dove la presenza di circa 15 sorgenti di acque dalle riconosciute proprietà curative, ha dato vita a numerose strutture in grado di offrire un turismo termale molto caro a quanti amano la cura del corpo e dello spirito.

Storia e archeologia

La posizione geografica privilegiata del territorio dei 27 comuni del GAL ha favorito scambi culturali fin dall’età preistorica, come dimostrano le numerose testimonianze archeologiche rinvenute. L’Alta Valle del Sele rappresenta una naturale via di passaggio tra il basso Tirreno e l’Adriatico, mentre sul versante sud degli Alburni esistono valichi utilizzati da sempre come via di comunicazione tra la piana del Sele e il Vallo di Diano.
Nell’Alta Valle del Sele, scoperte archeologiche consistenti si rinvengono ad Oliveto Citra, che ricopre un ruolo predominante nella Valle, dando il nome insieme a Cairano alla Fossakultur di “Oliveto-Cairano”, databile tra l’VIII e gli inizi del III sec. a.C, e le cui testimonianze materiali sono visibili presso il Museo Archeologico Lucano dell’Alta Valle del Sele. Di notevole importanza è anche il sito di Buccino, l’antica Volcei, fondata nel IV sec. a.C., a controllo della valle del Tanagro, la cui grandezza è ancora tangibile visitando il Parco archeologico urbano e il Museo Archeologico Nazionale Antica Volcei. Sul versante degli Alburni, non meno importanti sono il piccolo Antiquarium di Roscigno che conserva alcuni reperti rinvenuti nel sito di Monte Pruno, insediamento indigeno frequentato dal VI sec. a.C. 

Paesaggi e cultura

Il percorso culturale nel territorio del GAL continua visitando Villa d’Ayala a Valva, ideata nella sua forma attuale nel XVIII secolo insieme al Parco, per creare una dimora che ad un tempo incorporasse le vestigia normanne, e realizzasse una simbiosi tra arte e natura, grazie alla magnifica fusione di fontane, statue e piccole architetture. Molto suggestivo è anche il percorso ideato nel Museo Regionale Itinerario della Memoria e della Pace di Campagna, sede di un campo di internamento per profughi ebrei durante la II guerra mondiale.

Ancora sugli Alburni a Roscigno, è possibile visitare il centro storico di Roscigno Vecchia completamente disabitato a causa di continue frane susseguitesi sin dal XVIII. Di grande interesse è la presenza di due Siti Patrimonio dell’Unesco, entrambi nel comune di Sant’Angelo a Fasanella, la Grotta Santuario di San Michele Arcangelo, chiesa costruita in grotta in onore del Santo nel XIII secolo, e la scultura rupestre chiamata Antece, molto probabilmente databile ad età sannitica.
A Corleto Monforte si può visitare il Museo Naturalistico degli Alburni che conserva numerose specie di mammiferi, uccelli ed insetti. Nel territorio del Gal sono presenti ancora, il centro storico abbandonato di Romagnano al Monte, un Antiquarium a Caggiano, quattro musei della civiltà contadina, due Musei del Sacro, castelli e ruderi di essi in quasi tutti i borghi, ed innumerevoli strutture religiose di grande pregio storico-artistico. 

Con i suoi incantevoli borghi, paesaggi e la ricchezza donata dalla natura, l’area del Gal I Sentieri del Buon Vivere offre al visitatore un territorio tutto da scoprire.

 

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